Informazioni sul metodo Idroterapia del colon


Cosa si intende con ciò?

L’idroterapia del colon prevede il lavaggio dell’intestino crasso (colon) con acqua per mezzo di un particolare apparecchio, al fine di eliminare le sostanze nocive.

I clisteri e le lavande intestinali venivano impiegati per la pulizia dell’organismo in molte culture antiche. Nella medicina indiana la pulizia intestinale costituisce ancora oggi una componente essenziale dei trattamenti ayurvedici. Gli antichi Egizi per questa pratica utilizzavano stiance, vesciche di animali e zucche da vino. Il medico greco Ippocrate (460-377 a.C.), basandosi sulla dottrina umorale, era convinto che la frequente espulsione delle feci contribuisse alla guarigione delle malattie. Per questo prescriveva clisteri a base di latte di asina, miele, sale oppure vino e olio d’oliva. Si presume che la cosiddetta siringa per clisteri, composta da una sacca e da un tubo in gomma rigida, tuttora in uso, sia stata inventata nell’XI secolo nell’area arabo-persiana. Nell’Europa del Medioevo essa veniva usata frequentemente come metodo ablativo.
Precursore dell’attuale idroterapia del colon fu, all’inizio del XX secolo, il bagno intestinale subacqueo, eseguito in una speciale vasca. La vasca presentava tuttavia alcuni difetti dal punto di vista tecnico e igienico e fu sostituita negli anni Ottanta da apparecchiature moderne, sviluppate in collaborazione con l’agenzia spaziale NASA. Oggi l’idroterapia del colon è una forma di pulizia e depurazione dell’intestino assai nota e diffusa negli Stati Uniti.

L’idroterapia del colon si basa sulla concezione secondo cui le tossine e i rifiuti che si formano durante il processo digestivo a livello intestinale non possono essere espulsi completamente e ostacolano la meccanica dei movimenti peristaltici, danneggiando la flora intestinale e provocando infiammazioni alla parete dell’intestino. Queste alterazioni pregiudicano la funzionalità intestinale, riducendo o impedendo l’assorbimento dei nutrienti. Nell’intestino si formano inoltre sostanze tossiche che, passando attraverso le pareti intestinali, vengono immesse nel sangue, provocando una forma di “autoavvelenamento” capace di danneggiare l’intero organismo. I lavaggi intestinali con acqua hanno il compito di rimuovere i prodotti di scarto nocivi (scorie) e di pulire l'intestino. La pulizia dell'intestino stimola la funzionalità intestinale e riduce il lavoro a carico del sistema metabolico e immunitario, favorendo la formazione della flora batterica benefica.

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